La tecnologia, oggi fortemente scientificizzata, soffre di una grave ambivalenza: sa migliorare la condizione degli umani, ma è anche in grado di peggiorarla pesantemente. I vantaggi dello sviluppo tecnologico hanno inoltre due limiti cruciali: non sono condivisibili da tutta la popolazione del mondo e non sono sempre sostenibili. Il problema di base è la tecno-ignoranza di tecnologi e ricercatori, che spesso agiscono senza avere coscienza delle conseguenze dei loro progetti, utilizzando la terra come campo di sperimentazioni globali di un ordine di grandezza senza precedenti. Il futuro del pianeta e degli esclusi del mondo richiede che il potere della scienza sia controllato. La democrazia saprà governarne le incognite?
Ne discutono Luciano Gallino, autore di Tecnologia e democrazia (Einaudi), Enrico Bellone, storico della scienza, Paola Borgna, sociologa, Aldo Fasolo, neurobiologo e Davide Lovisolo, fisiologo.
Mercoledì 17 ottobre, ore 18
FNAC – via Roma 56 – Torino
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