Il genetista Luca Cavalli-Sforza e suo figlio Francesco, divulgatore scientifico, firmano l’articolo E ora solo la ricerca ci dirà se servono, ma certo non vedremo un minotauro pubblicato su Repubblica.it.
Nell’articolo si ripercorrono le tappe della sperimentazione embriologica internazionale, fino alla recente proposta dell’inglese Hfea (Human Fertilization and Embriology Authority) di autorizzare la riproduzione di linee cellulari che utilizzino il nucleo di una cellula somatica umana e una cellula uovo bovina privata del proprio nucleo. ‘Con questo metodo – scrivono Luca e Franscesco Cavalli-Sforza – sarebbe praticamente impossibile ottenere un embrione che dia origine a un individuo (una sorta di minotauro, in questo caso), perché le cellule così ottenute non hanno il potenziale per farlo. E’ una soluzione che potrebbe riaprire strade oggi precluse alla ricerca, soddisfacendo però i requisiti etici che vietano l’uso di embrioni umani’.
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