In Italia oltre il 60% di tutte le neoplasie insorge in persone di età superiore ai 65 anni, e oltre il 40% in persone di età superiore ai 70 anni. La natura della patologia e l’età dei pazienti possono a volte tradursi in una qualche forma di “disattenzione” nella cura della malattia. A seguito di questa constatazione nasce, nella primavera del 2004, l’Aiote (Associazione italiana oncologica per la terza età), il cui scopo precipuo è la crescita della cultura, sia come sensibilizzazione verso la prevenzione che come diffusione delle informazioni e delle collaborazioni fra oncologi e geriatri, verso le problematiche della malattia oncologica negli anziani.
Date queste premesse non potevano sfuggire all’attenzione dell’Aiote le tesi sostenute da Daniel Callahan nella Lecture tenuta, su invito della Fondazione Bassetti, all’Università Cattolica di Milano il 21 febbraio 2005. In particolare la filosofia che anima l’Aiote trova un preciso riscontro nella tesi di Callahan sulla medicina sostenibile. Mutuando il termine dalla cultura ecologista, Callahan contrappone una medicina tesa all’inseguimento di una esasperata tecnicizzazione e che assorbe ingenti risorse verso il futuribile ad una medicina attenta ai problemi della prevenzione e della cura delle malattie attuali. Non a caso il sito dell’Aiote ha appena pubblicato, in traduzione italiana a cura di Mauro Capocci, la Lecture di Callahan con il titolo “Immortali e infelici“.
Oltre alla Lecture di Callahan, nel sito dell’Aiote si trovano altri interventi di cui credo sia opportuno segnalare:
– “Umanità high-tech“, dove Silvio Monfardini illustra come strumenti e farmaci ad alto contenuto tecnologico sono sì necessari per curare i pazienti anziani, ma non sono sufficienti per assicurare agli individui la piena comprensione della loro malattia;
– “A quel paziente non far sapere“, di Lazzaro Repetto e Carola Locatelli, che affronta il problema dell’informazione su diagnosi e prognosi nei confronti di malati anziani, e
– “Ospedale a domicilio“, in cui Federico Mereta descrive l’esperienza dell’ospedale Galliera di Genova dove una rete integrata di servizi offre un supporto al paziente anziano a casa, valorizzando il ruolo dei medici di famiglia, degli infermieri, degli operatori tecnici.
La Lecture di Daniel Callahan nel sito della Fondazione Bassetti.