Da Mario Castellaneta riceviamo e volentieri pubblichiamo:
‘Segnalo il libro Sani per scelta di Edoardo Boncinelli, venduto insieme al Corriere della Sera nel mese di Aprile. Vi si trovano, esposti in maniera semplice, molti dei temi su cui si dibatte sempre più vivacemente, relativi al complesso rapporto tra Scienza, Tecnologia e Politica. Dei numerosi argomenti toccati, tutti di grande interesse, mi sembra valga la pena segnalare quello piuttosto “tranchant” relativo al Principio di precauzione (pag. 31):
“Lasciamo stare il Principio di precauzione. Con questo modo di ragionare non si esce nemmeno di casa. Il Principio di precauzione, per uno scienziato, è una delle cose più ridicole che si possano immaginare. E’ il contrario della scienza; contrasta tra l’altro con il principio di ragion sufficiente: perchè una cosa accada ci deve essere un motivo (…) Via, non è un modo di ragionare. La certezza assoluta non esiste, come non esiste il rischio zero (…)”Mi sembra un modo abbastanza secco di porre un problema, attaccando uno dei principi cui maggiormente si fa riferimento.’
Risponde Vittorio Bertolini [ * ]:
‘Caro Castellaneta,
La ringrazio e dell’attenzione e della segnalazione.
Purtroppo quel testo mi è sfuggito e lo recupererò per approfondire l’argomento.
Comunque, per quanto riguarda il Principio di precauzione mi permetto una breve considerazione personale. Da quello che ho notato si tratta di un principio che trova scarsa considerazione da parte degli scienziati, mentre suscita più attenzione da parte di filosofi e bioeticisti; inoltre è utilizzato non sempre con la dovuta… precauzione (il bisticcio non è casuale) dai politici. Forse proprio per questo, molti scienziati ne diffidano. Veda ad esempio l’articolo di Corbellini su Il Sole del 5 aprile.
Cordiali saluti’