Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, 12 ottobre – 18 dicembre
Progetto e coordinamento: Silvana Barbacci
Testo e direzione artistica: Tommaso Correale Santacroce
Narrazione a cura di: Filippo Plancher
Costumi: Lina Moschella
Consulenza artistica e organizzativa: Mirko Artuso
Lo spettacolo teatrale, descritto nel sito dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza come ォun’attività sperimentale di comunicazione sulla storia della scienza a carattere narrativo, volta a trasmettere gli elementi fondamentali delle prime scoperte astronomiche galileiane e il clima culturale in cui avvenneroï½», è inserito all’interno della mostra “Machina Mundi: misure del cosmo da Copernico a Newton” (progetto World View Network , finanziato dal programma dell’Unione Europea “Cultura 2000”).
Tommaso Correale Santacroce così presenta lo spettacolo ambientato a Venezia nel 1610: ォil tema centrale è la pubblicazione del “Sidereus Nuncius”, il primo libro di Galileo Galilei dedicato alle esplorazioni del cielo. Lo studio scientifico contiene le chiavi del cambiamento: le scoperte annunciate, il metodo utilizzato per raggiungerle, l’efficacia della scrittura. Lo spettacolo vede in scena un solo attore, Filippo Plancher, che interpreta un artigiano del vetro. Nel personaggio, costruttore di lenti e vero appassionato delle nuove visioni dell’universo, tutta la meraviglia, la felicità, lo sconvolgimento e anche la paura, che le scoperte annunciate comunicarono al mondo interoï½».
Per assistere alle rappresentazioni, il cui calendario è consultabile nel sito dell’Istituto, si consiglia di prenotare presso i Musei Scientifici Fiorentini, tel. 055.210866, fax 055.2679106, e-mail: info@museiscientificifiorentini.it