Il libro, scritto da Marcello Buiatti (ordinario di genetica all’Università di Firenze), è stato pubblicato nel 2001 da il Mulino (nel sito una scheda informativa) ed appartiene alla collana “Farsi unÂ’idea”.
Desiderando limitare i pregiudizi nei confronti della biotecnologia, l’autore affronta l’argomento delle mutazioni genetiche proponendo illuminanti chiavi di lettura del passato, con cui razionalizzare timori ed incertezze.
Osservando come in fondo l’uomo abbia sempre effettuato delle selezioni, anche intervenendo sull’ambiente circostante invece di adottare meccanismi di adattamento come gli altri esseri viventi, Buiatti suggerisce di individuare nuovi schemi per controllare le conseguenze legate al ‘livello di imprevedibilità di quello che può succedere al prodotto e alle sue interazioni con il resto del mondo vivente’.
Su “Biotecnologie e Opinione pubblica”, la Fondazione Bassetti ha proposto, nell’agosto 2002, l’itinerario di lettura “Biotecnologie e opinione pubblica” da cui è raggiungibile il “Percorso sulle Biotecnologie“. In questo, tra l’altro, è presente il risultato di un sondaggio realizzato in collaborazione con Poster (società di ricerca attiva nel campo della partecipazione pubblica all’innovazione scientifico-tecnologica), da cui emergono indicazioni utili a focalizzare l’atteggiamento della società nei confronti della nuova scienza.
L’argomento è stato ripreso più di recente all’interno della più ampia tematica “Scienza, Politica e società”: si vedano le pagine della sezione Argomenti pubblicate tra la fine del 2002 e l’inizio del 2003: qui e qui.
Buiatti è anche l’autore di: “Le frontiere della genetica” (1984), “Genetica” (1985, con M. Polsinelli, E. Ottaviano e F. Ritossa) e “Lo stato vivente della materia” (2000).