“Delirio”, lo spettacolo teatrale multimediale sulla clonazione del gruppo Ziggurat (il cui nome indica l’antico templio della civiltà mesopotamica), narra la storia di Uno, un individuo creato in laboratorio ed utilizzato come cavia. La sua imperfezione, tuttavia, decreta il fallimento dell’esperimento e solamente prima di essere eliminato “prende vita un nuovo individuo Â- un “essere perfetto”.
Sul quotidiano lÂ’Adige è possibile leggere che il gruppo Ziggurat ‘ha definito uno stile molto personale, aprendosi al panorama nazionale del teatro visionario e alle nuove tendenze. Dopo l’incontro con il Teatro Masque e in particolare con i Motus, la compagnia ha approfondito la ricerca verso la contaminazione dei linguaggi multimediali’.
Lo spettacolo, il cui debutto è avvenuto lo scorso dicembre a Trento, ha inaugurato la prima edizione del Festival Internazionale Calanchi presso il Teatro Concordia di Borgo Maggiore (Repubblica di San Marino, 14 settembre – 18 ottobre). La produzione è promossa dalle Commissioni Pari Opportunità della Provincia di Trento e del Comune, dall’assessorato Politiche Giovanili e dal Centro Servizi Culturali S.Chiara.
Il 30 ottobre 2002, Tommaso Correale Santacroce ha pubblicato, nel sito della Fondazione Bassetti allÂ’interno dell’argomento “11 creature“, dove esplora “il desiderio dellÂ’uomo di mettere mano alla propria evoluzione”. Tra le creature prese in considerazione, Frankenstein è solo una tra quelle che presentano analogie con il protagonista di “Deliro”. Entrambi, infatti, condividono lo stesso “malessere” (il rifiuto della paternità) ed attivano una reazione di ribellione verso il proprio creatore.