Dal retro di copertina:
“Come internet sta cambiando la sfera pubblica e la democrazia? Per rispondere abbiamo intervistato autorevoli esperti dalle cui parole emergono posizioni ricche e plurali. Attraverso un’analisi dei recenti cambiamenti sociali, questo volume intende affrontare problemi come la crisi dei partiti e dei media tradizionali, l’affacciarsi di nuovi intermediari (come le piattaforme social), la frammentazione e la polarizzazione della sfera pubblica, la sfida della partecipazione online fra limiti e opportunità, l’ipotesi della democrazia digitale. Il web è il luogo dell’informazione libera e autonoma o le informazioni si stanno organizzando attorno a inediti centri di potere? Internet promuove un pluralismo dialogico o rischia di nutrire una crescente polarizzazione? La democrazia rappresentativa è da superare oppure rimane la soluzione migliore per governare? La democrazia è certamente un sistema aperto (quindi sempre imperfetto e in evoluzione), ma è anche responsabilizzante: è compito dei cittadini e delle classi dirigenti gestire al meglio gli esiti dell’innovazione tecnologica.”
INDICE
Prefazione. La complessa evoluzione della democrazia ibrida
di Michele Sorice
1. Introduzione
Prolegomeni allo studio della sfera pubblica e della democrazia
2. Il rapporto Internet-democrazia secondo gli esperti: temi e problemi
2.1 Sulla metodologia di ricerca: le interviste agli esperti
2.2 Il sistema ibrido: dai media alla democrazia
2.3 La crisi degli intermediari tradizionali
2.4 Dinamiche dell’informarsi e del dibattere online: frammentazione e polarizzazione
2.5 La partecipazione politica sul web fra rischi e opportunità
2.6 Verso forme dirette (e populiste) di democrazia?
3. La “neointermediazione”: il quarto potere che permane e si rinnova
3.1 L’agenda setting: intermediazione come quarto potere
3.2 Fenomenologia dei nuovi intermediari digitali
a. Piccoli neointermediari
b. Grandi neointermediari
3.3 “Neointermediazione” e questioni aperte
4. I “paradosso del pluralismo”: la sfera pubblica fra confronto polarizzato e confronto dialogico
4.1 Il pluralismo come valore della democrazia
4.2 Verso un “pluralismo polarizzato”? Il pericolo dell'”incastellamento” della sfera pubblica
4.3 O verso un “pluralismo dialogico”? Pratiche di confronto ragionato online
a. Navigare al di là della bolla: lo spirito dei debunker
b. Le piattaforme per l’informazione, la partecipazione, la collaborazione
4.4 Fra polarizzazione e dialogo: un equilibro in evoluzione
5. La “scomposizione della democrazia rappresentativa”: fra spinte tecnocratiche e pratiche di partecipazione diretta e digitale
5.1 Fra libertà ed uguaglianza, la democrazia come sistema in evoluzione
5.2 Partecipare non è più come una volta: partiti, media, coinvolgimento popolare
5.3 Il Giano bifronte della crisi della partecipazione tradizionale: la tecnocrazia, prima faccia
5.4 Il Giano bifronte della crisi della partecipazione tradizionale: forme di democrazia diretta o partecipativa (attraverso il digitale), seconda faccia
5.5 La democrazia digitale in pratica: sperimentazioni, “partiti piattaforma”, interrogativi
6.6 La democrazia digitale messa in discussione: considerazioni prudenziali
a. Il problema dell’insicurezza del voto
b. Il problema del divario digitale e delle disuguaglianze nell’accesso e nell’utilizzo
c. Il problema della partecipazione totale (e dell’impraticabilità dell’ideale)
d. Il problema del superamento dei partiti e dei rappresentanti
5.7 La “scomposizione della democrazia rappresentativa”: movimenti centrifughi
6. Considerazioni conclusive
6.1 La “democrazia dialogica imperfetta” e la sua sfera pubblica online
7. Appendice: le interviste agli esperti
7.1 Sara Bentivegna: “Il web è una risorsa per la politica ma solo se si coniuga con una forte proposta programmatica”
7.2 Ilvo Diamanti: “Né rappresentativa né diretta, viviamo in una democrazia ibrida”
7.3 Luciano Floridi: “Le filter bubbles non sono né temporanee né fragili, ma non sono un destino”
7.4 Paolo Mancini: “I nuovi media aumentano la frammentazione e la polarizzazione. Oggi una piazza in cui confrontarsi fra diversi non esiste più”
7.5 Gianpietro Mazzoleni: “Non tutti possono impegnarsi direttamente in politica ma Internet è un nuovo strumento di partecipazione”
7.6 John O’Sullivan: “Fra echo chambers e fake news, il buon giornalismo serve alla democrazia”
7.7 Angelo Panebianco: “La democrazia cambia, ma ha sempre bisogno di élites”
7.8 Gianfranco Pasquino: “La tecnologia non salverà la democrazia, servono più cultura e più pensiero”
7.9 Michele Sorice: “Il digitale offre un’occasione per migliorare i processi deliberativi”
7.10 Slavko Splichal: ” Ad Internet è attribuito un immenso potenziale, ma il suo potere emancipativo rimane dubbio”
7.11 Nadia Urbinati: “Internet è simile all’invenzione della stampa, dà vita a nuove forme politiche”
8. Bibliografia