Triennale XX1
Fondazione Giannino Bassetti per la Sezione New Craft
Labour versus labour. Rethinking work in a digital society.
27-28 aprile 2016 Fabbrica del Vapore
Via Giulio Procaccini 4, Milano
(Scarica il Save the Date!)
Aggiornamento: dell’intero evento abbiamo pubblicato report, video, fotografie e altro materiale! Clicca qui per l’elenco dei post!
«3D printing has the potential to revolutionize the way we make almost everything. We must ensure that the Next Industrial Revolution in manufacturing will happen in America». Così come Barack Obama, nel 2012, presentava l’obiettivo di portare una stampante 3D in ogni scuola degli Stati Uniti, per una Milano che intende nuovamente aprirsi al mondo durante Triennale XX1 l’ispirazione di Design after Design e della sezione New Craft sono l’occasione per riflettere sul proprio genius loci.
L’innovazione del prossimo futuro, infatti, non creerà nuovi spazi solo per la produttività, ma anche per la creatività. Cambia la relazione tra lavoro tecnologico e persona: è lo spazio per il Lavoro dopo il Lavoro.
Nel 2013 Fondazione Giannino Bassetti e Triennale, insieme a designer, istituzioni (Regione Lombardia, Comune di Milano, Politecnico) e intellettuali hanno promosso a San Francisco la missione Innovating with Beauty. Si incontravano due avanguardie: da un lato quella tecnologica californiana, che ha generato il web e oggi digitalizza la manifattura; dall’altro, gli alfieri del «saper fare con bellezza», intenti a reinventare la tradizione della bottega leonardesca.
Tre anni dopo Fondazione Giannino Bassetti, in collaborazione con il curatore Stefano Micelli e con Polifactory, porterà in New Craft momenti di dibattito con ospiti da tutto il mondo, nei quali il tema del Lavoro dopo il Lavoro rilegga l’idea di metropoli: città globali attraversate da flussi di innovazione che trasformano informazioni in oggetti, alimentano la circolazione dei saperi e delle merci; in cui nuove imprese si affacciano e si ripensa il rapporto tra lavoro, consumo e produzione.
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PROGRAMMA
Labour versus labour. Rethinking work in a digital society
27 aprile 2016
18:00 / 19:30
> FROM INNOVATING WITH BEAUTY TO NEW CRAFT: CONNECTING THE DOTS
Stefano Micelli (Curatore di New Craft)
Piero Bassetti (Presidente di Fondazione Giannino Bassetti)
Saluti istituzionali
Interventi & Brindisi
28 aprile 2016
9:50 / 13:00
> MODELS AFTER MODELS: REVERSING THE INNOVATION PYRAMID
Saluti (Fondazione Giannino Bassetti)
Lucia Dal Negro (De-LAB)
Anil Gupta (Honeybee Network)
Jeremy Millard (Brunel University)
Progetto “Kokono” (Team De-LAB)
13:00 / 14.00
Lunch Break e
> visita a NEW CRAFT
14:00 / 15:45
> ADDITIVE ManufaCURing. DESIGN FOR THE CURE
Angela Simone (Fondazione Giannino Bassetti)
Enrico Bassi (OpenDot)
Costantino Bongiorno (We Make!)
Jonathan Hankins (Fondazione Giannino Bassetti)
Video intervista a Jos Malda, vincitore del Nanonica Prize
Andrea Mezzanzanica (Open Biomedical Initiative)
Francesco Monico (Ars Academy Research)
15:45 / 16.00 Coffee Break
16:00 / 17:30
> CITIES AND CRAFT: THE FUTURE OF WORK
Presentazioni evidence based
Francesco Samorè (Fondazione Giannino Bassetti)
Stefano Maffei (Polifactory)
Interventi programmati / Questions & Answers
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La partecipazione di Fondazione Giannino bassetti all’intero progetto della Triennale XX1 e in particolare alla sezione New Craft è stata annunciata durante la conferenza stampa di presentazione trasmessa dal vivo in streaming il 30 gen 2016, sia da Andrea Cancellato che da Stefano Micelli nella presentazione della sezione da lui curata, New Craft.
«E’ stato detto autorevolmente che non viviamo in un’epoca di svolte, bensì una svolta d’epoca. Il cambiamento è sistemico, non settoriale. Il paradigma fordista è in via di superamento, si mettono in dubbio le logiche di scala. Chi non vede che la digitalizzazione ha cambiato radicalmente la geografia delle relazioni? Chi non vede che la maestria del lavoro, la componente di Ars nella produzione acquisisce nuova importanza?
Ragionare sul rapporto tra umanesimo e teconologia, come Fondazione Giannino Bassetti fa da vent’anni, aiuta i decisori a porsi queste domande alla giusta altezza.
Possiamo dire che questo discorso sia pienamente percepito nei nostri ambiti, per le sue conseguenze di governance? Dobbiamo avere il coraggio di rispondere “No”: non può esserlo, perchè quelle descritte sono dinamiche rapide, mentre i processi culturali hanno tempi diversi, non comprimibili.
Possiamo dire, all’opposto, che siamo autorizzati a differire le nostre risposte? No.
Acquista dunque rinnovata importanza la capacità di presidiare, con strumenti diversi, il dibattito culturale e la riflessione internazionale. Con Triennale XX1, New Craft, si offre l’opportunità di ribadire che la maestria è sostanza dell’innovazione, perchè il prossimo futuro non creerà nuovi spazi solo per la produttività, ma anche per la creatività. Mentre la prima fornisce a costi accessibili i beni di cui tutti abbiamo bisogno, è la seconda a orientare le trasformazioni del produrre ponendole in tendenza con il divenire del mondo.»
Piero Bassetti
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