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Ti amo, maiale
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L'estate, secondo un'antica consuetudine, è anche tempo di vacanze. Basti ricordare l'etimologia di quella che è la festa clou del periodo feriale, ferragosto cioè " Feriae Augustae" con riferimento al primo imperatore romano. In estate, dunque, molti quotidiani dedicano una o più pagine a qualche forma di divertissment, cruciverba, sudoku o similia, che accompagni i loro lettori nei momenti di relax sulle spiagge o nell'ombra di un qualche bosco montano. Il supplemento culturale de "Il Sole 24 Ore", non volendo separare il momento ludico da quello intellettuale, propone, ogni settimana, ai propri lettori... «una pagina di fantacronache illustrate dal mondo del futuro: "Le Porte del Possibile". Gli autori sono due artisti belgi del fumetto, François Schuiten e Benoit Peeters. Nella prima (domenica 3 luglio) si immaginava il Parlamento europeo trasformato nel 2038 in un parco di ricreazione e benessere, mentre la seconda (10 luglio) descriveva una nuova specie di insetto diventato la mascotte di Osaka nel 2034. La puntata di domenica 17 luglio, datata 2 febbraio 2019, racconta la storia di una ragazza gravemente ammalata e di una maialina geneticamente modificata per donarle un cuore nuovo.» Si è scelto di offrire ai lettori del sito della Fondazione Bassetti quest'ultima fantacronaca, in quanto più che essere "fantastica" rimanda a problematiche, anche attuali, che riguardano la genomica, i trapianti e gli xenotrapianti. Molti ricorderanno la scesa in piazza del premio Nobel Dario Fo con una maschera di maiale per protestare contro gli esperimenti genetici tesi a rendere compatibili organi animali con organi umani. Ma, al di là di ciò, il racconto pone il problema etico del rapporto fra ricevente e donatore. - Le porte del possibile - TI AMO, MAIALE - L'orfanella milanese e il suino manipolato per salvarla: inseparabili -
La giovane ereditiera dei profumi Silos si è affezionata alla maialina geneticamente modificata per donarle un cuore nuovo «Il caso di Valeria Vismara sembra destinato a fare epoca. Come ci si ricorderà, questa ragazzina milanese di cagionevole salute, nonché principale ereditiera della multinazionale dei profumi Silos lnternational, rischia da un momento all'altro di doversi sottoporre a un trapianto cardiaco, e a diversi altri innesti d'organi e di tessuti. Dopo un lavoro di ricerca complesso e dispendioso, il dottor Eric Wagner era riuscito a manipolare geneticamente un maialino per renderlo interamente compatibile con la ragazzina: il genoma modificato di "Porchetta" blocca quasi alla perfezione ogni meccanismo di rigetto. «Non solo ho umanizzato i geni di quest'animale, in un certo qual modo l'ho "valerizzato". Questo maialino è stato concepito per Valeria Vismara, e non sarebbe utile a nessun altro». Così ha dichiarato, con una puntina d'orgoglio, il titolare della Orwell Therapeutics appena qualche mese fa. Questa umanizzazione di Porchetta l'avrà forse resa più affettuosa? Fatto sta che l'animale non si stacca neanche per un attimo dalla ricca orfanella, oggi dodicenne. Porchetta mangia a tavola con lei, ne condivide la camera da letto ed è diventata perfettamente pulita. Quanto alla ragazzina, si è profondamente affezionata all'animale e, per la disperazione del suo entourage, non vuole che nessun altro lo sfiori. Come confida, a condizione di serbare l'anonimato, uno dei suoi precettori: «Il nostro errore è stato lasciare che si avvicinasse a questo maiale, e poi di permettere che venisse a vivere con lei. Non avrebbe mai dovuto uscire dal porcile del Centro Trapianti. Noi abbiamo fatto per Valeria tutto l'umanamente possibile. Abbiamo speso una fortuna per lei, e l'abbiamo circondata di attenzioni e di animali molto più interessanti di quel maiale. Prima una scimmietta, poi perfino una giraffa! L'appartamento ha dovuto essere modificato da cima a fondo!». Anche se apprezza i nuovi compagni di giochi, Valeria continua a nutrire una predilezione per Porchetta. «E guardate che comunque non è un maiale, è una troia!» continua a ripetere, rammentando a chiunque l'ascolti che non lascerà mai e poi mai che venga sacrificata. «Se le levano il cuore o il fegato, io perdo la mia unica amica. Come farei a sopravvivere?». Per gli studiosi, l'episodio è comunque profondamente istruttivo. «Non bisognerà mai più lasciare che si stabilisca il minimo contatto diretto tra l'essere umano e il suo animale di riferimento. Quest'ultimo va considerato un mero deposito di organi di riserva, una specie di borsa degli strumenti genetica» spiega lo psicanalista Paolo Carrè «la verità è che la piccina soffre di deficit affettivi che avrebbero dovuto essere colmati da molto tempo. Una leggerezza che sta ora costando molto caro ai suoi badanti». (Traduzione di Pier Andrea Canei)
Commenti e polemiche La storia di Valeria e di Porchetta continua a suscitare reazioni in tutto il mondo. In Polonia e in Argentina, il tema è stato oggetto di lunghe interpellanze parlamentari. A Macao, l'artista Carmelo Spam prepara un musical multimediale il cui titolo provvisorio, "Pig" sta già facendo discutere. Quanto al poeta Jean Bon, recente Nobel per la letteratura, si è laconicamente degnato di rilevare come l'anagramma di "porco" dia "corpo".
La solidarietà del Papa In tutto il mondo, la questione degli xenotrapianti - o innesti animali - occupa le autorità 'religiose, che si tratti di ebrei, musulmani, buddisti, animisti o cristiani. Dal Vaticano il Papa Giovanni XXV ha preso apertamente partito per l'orfanella, ricordando l'esempio di San Francesco d'Assisi: «In quest'epoca è d'uopo prendere in somma considerazione il diritto alla dignità e all'integrità fisica dell'animale.»
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lunedì, agosto 01, 2005 |
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