Il Resto del Carlino, 30 novembre 2001 Nelle macchine il destino dell'umanità di FABIO GAVELLI -------------------------------------- L'uomo e la macchina: un rapporto millenario, che ha portato a enormi progressi. Ma che rinnova anche una serie di domande, sempre più complesse, come dimostrano le reazioni all'esperimento di pochi giorni fa che apre la via alla clonazione umana. Ai molteplici aspetti della relazione fra l'essere umano e le sue creazioni - meccaniche e mentali - è dedicato il secondo volume della collana del Credito Italiano "La Nuova Scienza", edita da Scheiwiller, presentato ieri a Forlì, anteprima della tre giorni nel nome di Ludovico Geymonat, a dieci anni dalla scomparsa. Oltre 400 pagine in cui una ventina di studiosi e scienziati (dalla Levi Montalcini a Vittorio Gregotti) riflettono sulle tappe di questo cammino. Un'opera diffusa per ora in 35 mila copie a clienti e soggetti istituzionali, ma di cui il gruppo bancario pensa di ricavare monografie economiche rivolte alle scuole. "L'opera è nata per impulso di quel raffinato editore che era Vanni Scheiwiller - ha ricordato Umberto Colombo, accademico dei Lincei, curatore dei volumi assieme al prof. Giuseppe Lanzavecchia - allo scopo di rivisitare le due grandi culture, quella scientifica e quella umanista, viste nella loro sostanziale unità". Nell'ampia e profonda panoramica si comprende come le macchine abbiano trasformato la società, siano un destino stesso dell'essere umano, eppure presentino quel lato oscuro che Giuseppe Ungaretti, in un articolo del 1953, definiva "mostruoso". "Di per sè nessuna macchina è buona o cattiva, dipende dall'uso che se ne fa", ha ricordato Lanzavecchia, nel corso della tavola rotonda moderata da Giancarlo Mazzuca, direttore del quotidiano nazionale del Resto del Carlino-La Nazione-Il Giorno. Dunque, si torna sempre all'uomo, che dovrà cimentarsi con problemi mai affrontati prima, introdotti da Piero Bassetti, presidente della Fondazione Giannino Bassetti. E' l'incontro del capitale con la scienza che ha generato l'innovazione, che oggi domina le nostra società. Ma una volta venuto meno il primato della politica, chi governa questi processi? Qual è il senso delle nuove scoperte, a quali valori fanno riferimento? Insomma, l'argomento centrale oggi è quello della responsabilità, secondo Bassetti. Una possibile risposta potrà giungere dal quinto e ultimo volume della collana, che proporrà il tema della responsabilità di scienziati, tecnologi, politici e cittadini. "Con l'apporto di tutti occorre costruire una nuova cultura comune, la società info-biologica - ha concluso Colombo - . L'aumento della popolazione mondiale e le esigenze di sviluppo dei Paesi poveri ci indurranno a individuare tecnologie alternative, per garantire a tutti un tenore di vita decente".