Comunicato n° 307 del 28 dicembre 2000

MINISTERO DELLA SANITA'

UFFICIO STAMPA

TNSA: la via italiana all’uso delle cellule staminali

Il Ministro della Sanità, professor Umberto Veronesi, ha presentato oggi, 28 dicembre 2000, il documento elaborato dalla Commissione di studio sull’utilizzo di cellule staminali per finalità terapeutiche, il cosiddetto "Rapporto Dulbecco per le cellule staminali"

Il Rapporto, frutto di tre mesi di lavoro e di analisi da parte dei 25 esperti della Commissione presieduta dal Premio Nobel, professor Renato Dulbecco - nominata, il 7 settembre scorso, dal Ministro della Sanità, professor Umberto Veronesi - indica nel Trasferimento Nucleare di cellule Staminali Autologhe (TNSA) la soluzione più idonea come base per la cura di una vasta gamma di patologie, in parte fino a oggi incurabili, che interessano 10 milioni di italiani.

Le altre possibilità analizzate (cellule staminali fetali, da sangue del cordone ombelicale, adulte ed embrionali eterologhe), infatti, non hanno dato gli stessi risultati del TNSA che si è dimostrato in grado di soddisfare tutte le incognite scientifiche (quantità di cellule staminali disponibili, compatibilità con il paziente, caratteristiche) e la liceità etica sia come tecnica di produzione, sia per le finalità terapeutiche.

Merito della ricerca italiana è quello di aver proposto con il "Rapporto Dulbecco per le cellule staminali" una via innovativa ed alternativa a quanto finora elaborato in campo internazionale. In particolare, il documento della "Commissione per le cellule staminali" ha superato le questioni etiche sollevate dalle indicazioni contenute nel "Rapporto Donaldson", recentemente adottato dal Regno Unito. Il TNSA, basato sull’inserimento di un nucleo di cellula adulta prelevata dal paziente in un ovocita privato del proprio nucleo, permette, infatti - evitando la formazione dell’embrione - di ottenere cellule staminali da differenziare verso le linee cellulari e tissutali desiderate.

La Commissione sulle cellule staminali, oltre ad elaborare le risposte ai quesiti posti dal Ministro Veronesi, ha ritenuto di esprimere alcune raccomandazioni.

Il gruppo di esperti guidati dal Nobel Dulbecco è dell’avviso che sia un dovere della nostra società favorire e sostenere la ricerca su tutte le fonti di cellule staminali, fermo restando il quesito etico relativo alle modalità per ottenere cellule staminali embrionali umane,.

Non impone quindi vincoli di scelta ai ricercatori per le indagini verso la fonte che ritengono più consona alle proprie valutazioni scientifiche ed etiche.

Per quanto riguarda le cellule staminali ricavate da embrioni, la maggioranza della Commissione suggerisce che sia consentito esclusivamente il ricorso a embrioni soprannumerari, quelli, cioè, conservati fino ad oggi nelle celle frigorifere dei Centri d’inseminazione artificiale e che non venendo più impiantati in utero, sono destinati altrimenti alla distruzione. A tal proposito viene inoltre raccomandata la necessità di un’indagine, nel più breve tempo possibile, che permetta di stabilirne il numero e la localizzazione.

Dovrà, inoltre, essere elaborata una procedura per ottenere il "consenso informato" dalle coppie che, avendo acconsentito alla crioconservazione, non intendono più utilizzare quegli embrioni. Tali procedure devono prevedere l’esplicita esclusione di ogni forma di compenso o di riserva per la donazione.

Viene infine proposto di elaborare un "Progetto nazionale di ricerca sulle cellule staminali" che si occupi di individuare apposite Linee guida per la redazione dei protocolli di ricerca, di monitorare l’andamento della ricerca - al fine di stabilire tempi e modalità di passaggio alla fase sperimentale clinica - e di indicare le opportune forme di coordinamento per la valutazione dei protocolli operativi.