Introduction by Daniele Navarra

( 31 Ottobre 2003 )
( inviato da Daniele Navarra )
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Montagnini's bibliography 'Innovation and Responsibility in the context of the Information Society' is a well written and well presented document: creatively structured, punctual in addressing the right authors and the right issues as well as being easy to read. It contains 'the essential' of what anyone working in this area should know and it has the potential to become an important text of reference for researchers as well as practitioners.

As Bertolini says in his introduction, a bibliography is good at being also a 'work in progress' document, and the inter-disciplinary nature of the themes related to the Information Society makes it somehow necessary to be so. Thus, the 'wikipedia' model used for the dissemination of the knowledge contained in the bibliography make it a flexible tool of exchange and interaction for all those who will participate. The changing nature of academic research methods and knowledge creation is one of the key messages of the recent initiatives hosted by the Bassetti Foundation . This experience fully embraces such innovations and project them to the outside world by inviting an international audience to participate.

Following the spirit of the initiative, I enclose below a list of useful readings that can complement it. If you have Comments, suggestions and/or ideas please feel free to do so.

1) Zuboff (1988): un fondamentale studio ad ampio raggio sull' information technology nelle organizzazioni, in particolare gli effetti sull natura del lavoro e le dinamiche di potere all'interno di queste.

2) Suchman (1996): un breve articolo che discute come le azioni situate di nuovi membre all'interno di un'organizzazione, tenute in poco conto dal management, siano in realt? cruciali per il funzionamento dell'ensemble computerizzato dei processi di business in una ditta legale.

3) Orlikowski (1992): sistematizza le esperienze fino alla data di pubblicazione dell'imlementazione di nuovi sistemi informativi all'interno di varie organizzazioni e dimostra che le infrastrutture informatiche esprimono un rapporto dualistico nei confronti dell'organizzazione che li ospita. Se da un lato rende l'organizzazione capace di innovare i suoi processi produttivi e ridisegnare la distribuzione del lavoro in maniera piu' efficace e/o con meno dispendio di risorse, dall'altro invece costringe l'organizzazione e gli utenti a seguire una serie di procedure prestabilite a scapito di flessibilita' e innovazione.

4) Kallinikos (1999), professore a LSE: studia le fondazioni cognitive del lavoro computerizzato in uno studio di caso di un lattificio in Scandinavia.

5) Last, but not least, gli importanti scritti di Ciborra decisamente unici e diametralmente opposti ad un'approccio ai temi dell'informatica prettamente manageriale. Particolarmente interessante il suo utlimo libro 'The Labyrinths of Infomration' che raccoglie oltre 20 anni di studi e pubblicazioni.

Avgerou, C. 2000. Information Systems: What sort of science is it? Omega: The International Journal of Managment Science:567 - 579.

Avgerou, C. 2002. Information Systems and Global Diversity. Oxford, UK: Oxford University Press.

Beck, U. 1992. Risk Society. London, UK: SAGE Publications.

Bijker, W. 2001. Understanding Technological Culture through a Constructivist View of Science Technology and Society Studies. In Visions of STS: Counterpoints in Science, Technology and Society Studies, edited by S. H. M. Cutcliffe, C. New York: State University of New York Press.

Boland, R. 2002. Information Use as a Hermenutic Process. In Qualitative Research in Information Systems, edited by M. D. Myers and D. E. Avison. London, UK: SAGE Publications.

Ciborra, C. 1996. The platform organisation: recombining strategies, structures and surprises. Organization Science 7 (2).

Ciborra, C. 2000. A Critical Review of the Literature on the Management of Corporate Information Infrastructure. In From Control to Drift, edited by C. Ciborra. Oxford, UK: Oxford University Press.

Ciborra, C. 2002. The Labyrinths of Information: Challenging the Wisdom of Systems. Oxford: Oxford University Press.

Galbraith, J R. 1971. Organizational Design: An Information Processing View. In Organization Planning: Cases and Concepts, edited by Lawrence and Lorsch.

Jones, M. 1999. Structuration Theory. In Rethinking Management Information Systems, edited by A. Giddens. Oxford, UK: Oxford University Press.

Kallinikos, J. 1999. Computer-based technology and the Constitution of Work: A Study on the Cognitive Foundations of Work. Accounting, Management and Information Technologies 9:261 -291.

Neumann, P. 1995. Computer Related Risks. New York, NY: ACM Press.

Orlikowski, W. 1992. The Duality of Technology: Rethinking thr Concept of Technology in Organisations. Organization Science 3 (3):398-427.

Sayer, A. R. 1999. Realism and Social Science. London: Sage.

Searle, J. 1995. The Construction of Social Reality. London: Penguin.

Suchman, L. 1996. Supporting Articulation Work. In Computers and Controversy, 2nd Edition, edited by R. Kling. San Diego, CA, USA: Morgan Kaufman.

Winner, L. 2002. Where Technological Determinism Went. In Visions of STS: Counterpoints in Science, Technology and Society Studies, edited by S. H. Cutcliffe and C. Mitcham. New York: State University of New York Press.

Zuboff, S. 1988. In the Age of the Smart Machine. New York: Basic Books.

 

COMMENTI

Commento di marlene di costanzo, scritto Lunedì 19 Gennaio 2004 alle 21:02

Il termine società dell'informazione è un termine double face. Infatti in senso stretto esso può essere riferito alle tecnologie più strettamente connesse all'informazione. Ma tenuto conto dell'importanza dell'informazione nel mondo attuale, può essere interpretato come metafora della società contemporanea.
A mio parere, giustamente Montagnini ha scelto il signficato largo. Se non altro come si giustificherebbe l'inserimento nella bibliografia, per esempio, di Gramsci e Cattaneo?
Ovviamente questo può portare come conseguenza ad una raccolta illimitata di titoli. Ma il limite che Montagnini mi sembra si sia dato è quello delle tematiche che vengono affrontate sul sito della Fondazione.
A questo proposito mi permetto di osservare che nella bibliografia sarebbe opportuno inserire le opere di Richard Nelson,uno dei più apprezzati economisti a livello mondiale, i cui studi sono dedicati alla comprensione dei diversi modelli di crescita dei Paesi nel tempo e che è distinto, forse più di chiunque altro, nella scienza delle istituzioni economiche e politiche.
E, aggiungo, è stato il protagonista di una lectio magistralis, promossa dalla FGB tenuta nel giugno del 2002 alla Bocconi di Milano. Tra l'altro sul vostro sito esiste già una bibliografia commentata su R. Nelson che solo andrebbe corredata con le necessarie traduzioni italiane delle opere di Nelson. Cosa, che visto la competenza dimostrata da Montagnini, non credo impossibile.