Non se ne abbiano a male gli autori: vuole essere un complimento. Figli del genoma. Interrogativi sulla bioetica (Margherita Fronte e Pietro Greco, Avverbi Edizioni, 281 pagine,14 Euro) a dispetto del titolo, ha poco a che spartire con certi tediosi trattati sull'argomento in cui ci si può imbattere frequentando gli scaffali delle librerie scientifiche.
Ne' pura speculazione ne' tentativo di equilibrismo sintetico tra schieramenti culturali.
La cifra del libro è piuttosto quella del percorso dai fatti alle parole, e non viceversa .
La prima parte è infatti una cronaca, fortunatamente "non appassionata", degli avvenimenti di maggiore impatto che hanno scandito finora la rivoluzione biotecnologica. Una ricostruzione che permette al lettore anche non addetto ai lavori di inquadrare genomica, proteomica, clonazione , cellule staminali, terapia genica e quant'altro in un contesto storico-narrativo ordinato, che cerca di porre rimedio al melting pot mediatico in cui questi termini vengono di solito offerti all'opinione pubblica.
Che opinione, proprio per questo, non riesce a diventare. Ma che invece la fatica degli autori può aiutare a formarsi in modo autonomo nella successive sezioni dell'opera, dove, al lettore irrobustito dalla contestualizzazione degli eventi, vengono illustrate le linee generali dei problemi che essi propongono in chiave etica e sociale: dalla brevettabilità del biologico agli interrogativi che impone la frontiera della clonazione.
Chiude il libro, e le "riflessioni" di cui al titolo, una sezione curata da Pietro Greco sulla "democrazia genetica". Un epilogo (piuttosto un prologo?) che con dura chiarezza, ma anche grande garbo, fa giustizia della superficialità con cui vengono liquidati potenzialità e pericoli della moderna scienza biologica. In tre capitoli (Il sapere nudo, Il determinismo imbelle, Il riduzionismo ingenuo) densi ma anche interessantissimi e molto scorrevoli, il lettore viene guidato lungo una teoria di domande e possibili risposte che si succedono in modo quasi inevitabile. Tanto che a chi legge potrebbe venire in mente la strofa di una celebre canzone di un medico-cantautore milanese: "Quelli che ti spiegano le tue idee, senza fartele capire". Ecco, qui è il contrario: "Quelli che ti fanno fare le domande che avevi già in mente anche se ancora non lo sapevi (o non potevi saperlo)". Il libro è arrivato alla selezione finale della seconda edizione del Premio letterario Accademia Nazionale delle Biotecnologie-Serono.
-- di Massimo Anosio - Tempo Medico n. 780 --
(10 giugno 2004)