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Fragole e pesci. Le ricette che li vedono insieme, almeno quelle di cui sono venuto a conoscenza, usano fogli di colla di pesce per un dessert di fragole. Ma solo l'idea di un accostamento di sapori mi avvicina al raccapriccio... fino a prova gustativa contraria.
Cercando immagini in internet si possono trovare diversi pescifragola che fanno ancora più spavento. Vengono dai mari del possibile trasfigurato in impossibile. Si parla di inserimento di geni di pesce artico in fragole, per farle resistere al freddo invernale, non certo di incrocio di "razze".
È una immagine contestata perché è portatrice di preconcetti verso le ricerche genetiche: in questa natura morta muore anche l'informazione, come segnalato in un articolo ripreso nella rassegna stampa di Vittorio Bertolini e nell'articolo in Argomenti dal titolo, appunto, "Fragole con la testa di merluzzo?".
Eppure, con la forza di un collage infantile, questa immagine cerca anche di assurgere a simbolo di un fare biogenetico senza confini (né ritegno).
Forse è sempre una questione di etica del ricercatore scientifico, dell'informatore e di chi dovrebbe essere responsabile di gestire le innovazioni.