Collaborate [29 giugno]
( 22 Giugno 2004 )
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Il testo che si raggiunge da Q U I è composto in una forma e seguendo uno stile che ad
alcuni potranno sembrare originali, ma che non lo sono affatto nel mondo
del Web. E', per così dire, un substrato per un esperimento
di scrittura collaborativa, sulla scia dei wiki.
[29 giugno]
Per la prima volta a convegno i partecipanti italiani
al progetto mondiale del sapere condiviso:
"Genova, ecco i "wikipediani"
creatori dell'enciclopedia in Rete"
Un'idea aperta e democratica della conoscenza.
Chiunque può mettere in Rete quello che sa su un tema.
di Monica Corbellini
(La Repubblica on line del 28 giugno 2004)
Che cosa
sono i wiki? Leggetelo qui e vedetelo qui.
Chi avrà la pazienza di tornare più di una volta sugli articoli scritti in modo collaborativo potrà
constatare come il loro contenuto andrà progressivamente
arricchendosi: tanto nel merito, quanto nei rimandi.
Scegliere di
seguire una modalità di scrittura collaborativa, sul modello dei wiki, comporta una costante
incompletezza nei contenuti, che in alcuni lettori può creare
insofferenza. Il problema sta nel fatto che leggere un testo di tal
genere richiede che ci si avvicini ad esso con un atteggiamento
cognitivo, duttile, che siamo disposti a colmare, anche per conto nostro, eventuali parti
che ci sembrano lacunose, ma soprattutto (questo è anche
l'aspetto più critico del meccanismo) che siamo disposti a
condividere con altri, in una logica collaborativa, questa modalità di fruizione dei
contenuti. In altre parole, che siamo disposti a dare, noi per primi, un contributo
intellettuale per mantenere in vita una certa sinergia. Infatti, come
potete già sperimentare, il modello dei wiki realizza (intende realizzare)
una condivisione della conoscenza: voi potete offrire agli altri lettori
un vostro apporto intellettuale, che può consistere in considerazioni, anche molto
libere, in merito a ciò che, in quel dato momento, state leggendo, oppure essere costituito da informazioni, notizie, link
che ampliano ed eventualmente correggono (in una parola "migliorano") quanto è pubblicato.
Dunque, se da un lato è vero che la frammentarietà di contenuti è un rischio insito nel
mettere on line un documento che segua il modello dei wiki, dall'altro lato questa iniziativa potrebbe attirare l'attenzione di un certo tipo di lettore. Così come potrebbe essere un fiasco.
Noi ci proviamo, un po' come abbiamo fatto con un recente
dialogo on line: anche quello era una sorta di
esperimento di scrittura in tempo reale e collaborativa. Vedremo, ora, che cosa
viene fuori da questo.
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